- Scritto da Angelo Siciliano
àL’INVASIONE DEL TRENTINO NEL 1703
DA PARTE DEI FRANCESI
Ricorrono quest’anno tre secoli dall’occupazione del Trentino sud-occidentale, da parte dell’esercito francese comandato dal generale Louis Joseph Duc de Vendôme. Quest’invasione è ricordata da un libro di Luigi Bressan, arcivescovo di Trento, pubblicato nel 2001 e incentrato sulla corrispondenza degli ufficiali francesi, che parteciparono alla campagna di conquista del generale Vendôme. È un volume, scrive Bressan nella presentazione, “nato dall’amore alla terra d’origine, che ha portato ad una ricerca, provvidenzialmente resa possibile durante un lungo soggiorno in Francia, su eventi che hanno colpito tutti i centri
- Scritto da Angelo Siciliano
L’ALBERO DELLA VITA
Retrospettiva di Othmar Winkler presso il Centro di Documentazione Luserna
Luserna, piccolo paese degli Altipiani tra pascoli e boschi dove sono anche Folgaria e Lavarone, è nota per la sua peculiarità di minoranza linguistica: i suoi abitanti parlano il cimbro, antica lingua germanica. È l’isola germanofona più meridionale. Ha un proprio museo, il Centro Documentazione Luserna, nelle cui sale sono esposti la storia cimbra, alcuni aspetti della flora e della fauna locali, il lavoro nelle malghe, scene della Grande guerra e costumi austroungarici dell’Ottocento. Nei locali a pianterreno del suddetto Centro, l’11 giugno 2004, s’inaugurava la retrospettiva di Othmar Winkler (Brunico 1907 – Trento 1999), artista tedesco sud-tirolese, che scelse Trento come luogo per viverci con la propria famiglia e creare la sua arte. La mostra rimarrà aperta sino a novembre prossimo ed è arrivata da Milano, dove era stata ospitata presso la Galleria Lazzaro by CORSI, che l’aveva prodotta in collaborazione col Centro Documentazione Luserna.È una mostra che, oltre a sculture in bronzo, in cui Winkler seppe liberare in modo magistrale il suo grande estro creativo, accoglie anche sculture in legno,
- Scritto da Angelo Siciliano
IN NOME DELL’IMPERATORE
Un romanzo di Fausta Garavini incentrato su Antonio Salvotti, giudice trentino
dell’Impero austroungarico, figura storicamente controversa
che processò i patrioti italiani del Lombardo-Veneto
È un romanzo particolare e inconsueto che fa rivivere l’atmosfera dell’Ottocento, quello che Fausta Garavini ha pubblicato nel 2008, In nome dell’imperatore, costruito su documenti d’archivio – da cui l’incedere frammentario –, ma non è né un saggio storico né un’opera di narrativa d’invenzione. È tuttavia un lavoro meticoloso che si basa sull’indagine storica e si dipana, con scrittura elegante, a seconda delle esigenze descrittiva o introspettiva, lungo un mosaico di eventi, le cui tessere
- Scritto da Angelo Siciliano
GIROLAMO ROMANINO A TRENTO
Una splendida mostra al castello del Buonconsiglio di un artista protagonista del Rinascimento italiano
Cominciai ad avvicinarmi all’arte del Romanino verso la fine degli anni Settanta. Ero arrivato a Trento nel ’73, dove avrei messo radici. Rimasi affascinato dal Buonconsiglio, il castello di Trento, sede del Museo Provinciale d’Arte e residenza, a partire dal XIII secolo, dei principi vescovi. Della sua cinta muraria è parte integrante Torre Aquila, splendidamente affrescata col “Ciclo dei Mesi”, tra il 1391 e il 1407 nello stile gotico internazionale, in cui è rappresentato uno spaccato sociale e stagionale di quello scorcio di medioevo. Fa parte del Buonconsiglio la Fossa dei Martiri, dove furono eseguite, da parte degli austriaci, le condanne a morte dei martiri irredentisti della prima guerra mondiale: Damiano Chiesa, Cesare Battisti e Fabio Filzi. Rimasi stupefatto dagli affreschi della Loggia del Romanino, dipinti da questo artista tra l’autunno del 1531 e la primavera del 1532, in quello che è il Magno Palazzo, maestosa residenza rinascimentale fatta edificare tra il 1528 e il 1536 accanto al nucleo più antico, Castelvecchio, da Bernardo Cles, principe vescovo di Trento dal 1514 al 1539, che tanto si adoperò,