- Scritto da Angelo Siciliano
I Edizione Concorso triveneto Bruno Groff 2004.
Sezione A – Poesia dialettale generica.
I Edizione Concorso triveneto Bruno Groff 2004.
Sezione B – Poesia dialettale satirica.
- Scritto da Angelo Siciliano
NO A INCENERITORI E A OGM
A Trento il l° Convegno su qualità del territorio, produzioni,vita e tecnologie. I cittadini trentini che avvertivano l’urgenza di essere informati, o avevano la semplice curiosità di saperne di più su questioni e problemi d’importanza vitale, quali sono oggi gli inceneritori e gli OGM, che ormai ci coinvolgono a livello planetario, hanno avuto una buona opportunità il 15 gennaio 2005 pomeriggio, presso la Sala della Cooperazione di Trento, dove si è tenuto il l° Convegno su qualità del territorio, delle produzioni, della vita e tecnologie.Il convegno era organizzato dall’associazione NIMBY trentino e dalla COLDIRETTI di Trento con l’adesione della Sezione Trentina Italia Nostra, WWF Trentino–Alto Adige, Sezione WWF Giudicarie Esteriori, M.A.I.A. e ATABIO.Partecipavano relatori di consolidata esperienza, come l’americano Paul Connett ed Ernesto Burgio, che da anni si occupano rispettivamente di inceneritori e OGM (Organismi geneticamente modificati).Leggi tutto: A Trento : 1° Convegno su qualità del territorio
- Scritto da Angelo Siciliano
DOLOMITI DEL SUD E DOLOMITI DEL NORD
Montagne simili ma con tante differenze: per la storia geologica della Terra, per alcune leggende, per il riconoscimento come Patrimonio Universale dell’Umanità… Ma è fondamentale che la montagna faccia cultura conoscendola e praticandola
Dolomiti del SudLe Dolomiti Lucane si stagliano all’improvviso all’orizzonte, percorrendo in auto la Basentana in direzione nord tra spettacolosi calanchi, dopo essersi lasciati alle spalle Metaponto e lo Ionio da qualche decina di chilometri. Nell’estate del 2009 si poteva volare agganciati con un’apposita imbragatura a un cavo d’acciaio sospeso a 400 metri di altezza, tra le vette di due paesi del Potentino: Pietrapertosa e Castelmezzano, arroccati su costoni rocciosi come due antichi presepi di pietra. Si sorvolavano a volo d’angelo le vette dolomitiche locali, con due linee opposte, godendo di una veduta straordinaria, consueta solo ai grandi rapaci. Chi voleva provare emozioni da brivido, bastava che volasse per più di 1400 m. sfruttando la forza di gravità per circa un minuto e mezzo, ad una velocità mozzafiato di 110-120 km l’ora, su macchie di ginestre, catene rocciose e orridi precipizi.- Scritto da Angelo Siciliano
Conobbi Diego Gadler (1912-1992), giornalista, poeta e scrittore, una sera del 1976, per via della poesia, al circolo culturale “Rezia”, che teneva le sue riunioni nell’allora sede del “Centro Rosmini” in Largo Carducci. Ricordo che il direttivo del “Rezia”, di cui faceva parte Mario Grassi, anche lui poeta, cercava di fare del proselitismo definendo le linee operative, per portare la poesia tra la gente, con delle letture abbinate a delle mostre d’arte e organizzando dei veri e propri “spettacoli” poetici nell’allora funzionante cinema Dolomiti.Personalmente non condividevo quel modo di diffondere la poesia e intervenni in dissenso con quella linea che si voleva far passare. Poiché ciò che dissi suonò come voce isolata meritevole di riprovazione, lasciai la riunione. Avevo fatto poche decine di metri per far ritorno a casa ed ero in via Mantova, deserta a quell’ora, che improvvisamente mi sentii chiamare ad alta voce alle spalle: «Giovane, ehi giovane!». Mi voltai e vidi un signore, vestito con cura, con cappello in testa e borsa in mano, che mi rincorreva e voleva parlarmi. Mi fermai. Si presentò e mi chiese chi fossi e da dove arrivavo. Gli risposi che ero un irpino arrivato a Trento da circa tre anni, con un incarico di insegnante e tanta voglia di lavorare, ma di fare anche arte e poesia. Lui era Diego Gadler di 64 anni. Mi fece un’impressione incoraggiante nel dirmi, con grande cortesia, che condivideva il mio punto di vista, espresso in quella riunione.