- Scritto da Angelo Siciliano
Presentato a Palazzo Roccabruna il 30 marzo 2007
“Giuseppe Šebesta e la cultura delle Alpi”
Nella magnifica sede di Palazzo Roccabruna, il 30 marzo 2007, era presentato il volume “GIUSEPPE ŠEBESTA E LA CULTURA DELLE ALPI, SM Annali di San Michele 20/2007, Atti del Seminario Permanente di Etnografia Alpina (SPEA10) 2005”, a cura di Giovanni Kezich, Luca Faoro e Antonella Mott. Il libro accoglie gli atti del convegno di quattro giorni SPEA10, tenutosi a San Michele all’Adige (TN) dal 24 al 27 nov. 2005, dedicato a Giuseppe Šebesta, di padre boemo e madre trentina, scomparso a 85 anni il 9 marzo 2005. Oltre che un omaggio al personaggio dell’arte e della cultura, al creativo geniale, pioniere e precursore in tanti campi e discipline, tributatogli da amici, studiosi e specialisti dell’etnografia, dell’antropologia, della demologia, della museografia, dell’etnomusicologia, della cinematografia dell’animazione, della favolistica, dell’iconografia popolare, della lessicografia dialettale e dell’animazione con la computer-grafica, convenuti per l’occasione, è una consacrazione del suo operato che fa giustizia delle incomprensioni e maldicenze patite in vita, per via del suo carattere, al di là del consenso di facciata.
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- Scritto da Angelo Siciliano
Presentato il 13 aprile 2007
Il libro “COGNOLA, Comune autonomo (1900-1926)”
Presentato il 13 aprile 2007, nella sala Antonio Merz del Centro Civico di Cognola, da Umberto Saloni, Presidente della Circoscrizione Argentario, Salvatore Panetta, Assessore al decentramento del Comune di Trento, Gianko Nardelli, responsabile della Biblioteca dell’Argentario, Enrica Buratti, Presidente del Circolo Culturale Cognola, e da Claudio Tonina, docente della Scuola Media Argentario, il piccolo-grande libro di Maria De Paoli Tomasi, COGNOLA, Comune autonomo (1900-1926), traccia la storia di Cognola, quando era comune autonomo, vale a dire prima di diventare frazione di Trento nel 1926. Con l’autrice, io e mia moglie intratteniamo una trentennale frequentazione. Praticamente da quando ci facemmo la casa in collina venendo ad abitare a Zell. Con molto affetto – e solo un po’ di velata ironia – la chiamo “la mia mamma di Cognola”.
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- Scritto da Angelo Siciliano
LA GIORNATA DEL RI-USO IN TRENTINO
Un’occasione per socializzare scambiandosi oggetti che si può realizzare in qualsiasi parte d’Italia
Anche quest’anno, a Cognola, il pomeriggio di sabato 21 ottobre 2006, nell’emiciclo del Centro Civico, a cura della Circoscrizione Argentario, coadiuvata da alcune associazioni locali, quali Associazione degli Alpini di Cognola, Comitato di quartiere San Donà, Circolo Culturale di Cognola e alcuni volontari, è stata organizzata la “Giornata del ri-uso”. L’anno scorso, essa fu organizzata nella giornata di sabato 22 ottobre 2005 e fu un successo. Quest’anno gli oggetti che si offrivano erano meglio selezionati e la gente ha trovato più qualità.Non è fuori luogo considerare questa giornata una festa, a cui la gente partecipa sapendo di non dover spendere un centesimo. E può scegliere, tra la tanta roba esposta, degli oggetti in ottimo stato e portarseli a casa.
- Scritto da Angelo Siciliano
LA COLONIA DI PRALUNGO, TRA I BOSCHI DI MONTEVACCINO
Nel 1927 nasceva come Convalescenziario contro la TBC delle ragazze, nel 1990 è diventata Colonia per scout Il 21 giugno 2010, nella Sala “Cav. Mario Merz” del Centro Civico di Cognola, per iniziativa di Gianko Nardelli, si inaugurava la mostra di foto, articoli e documenti, “La colonia di Pralungo: Tra passato e presente – da Convalescenziario a base scout”, con durata sino al 9 luglio. Ma una precedente mostra, sempre sulla Colonia di Pralungo, si tenne, dal 25 ottobre al 8 novembre 2009, presso il Centro sociale di Montevaccino, per celebrarne gli 80 anni di attività. Dov’era inizialmente un rustico, che doveva ospitare un “rocòl” per la caccia, nei boschi a est di Montevaccino, il 10 giugno 1927, per iniziativa del dott. Leopoldo Pergher, direttore del dispensario antitubercolare, con l’appoggio del dott. Ferrante Giordani, medico capo dell’allora Cassa Mutua Provinciale di Malattia di Trento, si inaugurava un Convalescenziario antitubercolare per
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