A Palazzo Geremia immagini e memorie della città 1858 - 1966.

Tra maggio e luglio 2004, a Palazzo Geremia, si è tenuta una mostra sulla città di Trento, allestita come Progetto Memoria dal Museo Storico in Trento che ha utilizzato anche le fonti documentarie del locale Archivio di Stato. Oltre un secolo di storia cittadina, dal 1858 al 1966, con eventi anche tragici, tra la metà dell’Ottocento e quella del Novecento, scorreva davanti agli occhi dei visitatori. Un lasso di tempo ampio, che ha lasciato in eredità dolorose pagine di storia e ha visto cambiare progressivamente gli usi e i costumi della gente, i panorami urbani di Trento e sobborghi. Questo ritorno al passato, sotto forma di un articolato viaggio nella memoria, è stato possibile grazie alle

stampe, alle foto, ai manifesti, alle cartoline, ai documenti esposti in mostra, in sei ampi raggruppamenti tematici, e al video della Rai con scene della Trento allagata del 1966 e i racconti degli alluvionati.

“IL FIUME E LA CITTÀ”, con stampe del sec. XIX e foto, illustrava la città di Trento quando era ancora attraversata dal fiume Adige, prima che fosse deviato oltre l’attuale stazione ferroviaria.

Si vedeva la città con le rogge, parti integranti del paesaggio urbano, e le lavandaie anche in Piazza Duomo.

“IMMAGINI DI TRENTO” proponeva foto di piazze e vie della città d’inizio Novecento, vedute panoramiche dei sobborghi quali Cognola, Romagnano, Mattarello, Gardolo, Villazzano, Vela e Oltrecastello.

“CARTOLINE D’EPOCA” presentava un discreto numero di cartoline della città, facenti parte delle collezioni di appassionati.

“LA CITTÀ FORTEZZA” era la Trento svuotata per la Grande guerra (evacuati 25.790 abitanti su 41.700). Una vera e propria città guarnigione, con soldati dell’esercito imperiale dappertutto e anche scene tragiche. Una di queste è la foto con Cesare Battisti prigioniero. Era stato catturato su Monte Corno, sopra Vallarsa. Portato prima ad Aldeno, fu condotto per le vie della città al Buonconsiglio, per essere impiccato il giorno dopo nel luogo che sarebbe diventato la Fossa dei Martiri.

“TRA LE DUE GUERRE” raggruppava immagini dell’epoca fascista: parate del regime, cerimonie, le foto di Piazza Duomo gremita all’inverosimile per il comizio di Mussolini il duce.

“LA CITTÀ SOTTO LE BOMBE” era la Trento con i suoi quartieri bombardati e sventrati, durante la seconda guerra mondiale: Torre Vanga, La Portela, Via Rosmini, Via Brennero, Corso Buonarroti, Via Gazzoletti, Quartiere S. Martino, Via Pietra Stretta, Largo Nazario Sauro, Via Esterle, Via Madruzzo, Vicolo del Nuoto, Corso 3 Novembre, Viale Rovereto, Via Perini, Via dei Mille, Via Malfatti, Via Giovanni a Prato, l’allora ospedale S. Chiara in via S. Croce.

Più del 40% delle case della città andò distrutto e centinaia furono le vittime dei bombardamenti.

“IL DOPOGUERRA” è la città che rinasce con la ricostruzione: i nuovi ponti S. Lorenzo e S. Giorgio, i palazzi nuovi per i senza tetto.

“VERSO GLI ANNI SESSANTA” vede la progettazione dell’autostrada del Brennero, l’edificazione di nuovi condomini, l’inaugurazione dei supermercati SAIT e del grande stabilimento Michelin, attualmente smantellato, in via Roberto da Sanseverino.

“L’ALLUVIONE” del 1966, con le immagini dell’allagamento di Via Brennero, Via Suffragio, Canova di Gardolo, Piazza Mostra, Scalo ferroviario, Via Maccani, Corso Alpini, Vicolo del Vo’ e Via Sanseverino, fa capire che la natura, più che vendicarsi, a volte si prende le sue rivincite per gli stravolgimenti che l’uomo apporta al territorio e un fiume tranquillo come l’Adige, se in piena, diventa minaccioso e può tornare a rioccupare il territorio del suo vecchio alveo naturale.

 

            Zell, 15 luglio ’04                                                                    Angelo Siciliano