- Scritto da Angelo Siciliano
Balestrucci sui fili |
KROTONE CITTÀ DEI RONDONI Ogni anno, tra aprile e luglio, si ripete in questa città un evento straordinario Krotone, città della Magna Grecia, da aprile a luglio è da sempre la città dei rondoni neri. Questi migratori arrivano con la primavera e si concentrano sul centro storico. Ma chi li osserva con attenzione li vede volare anche sui palazzi di cemento armato della periferia, dove evidentemente qualche pertugio impensato offre delle opportunità di nidificazione. Essi monopolizzano il cielo disponibile e rari sono i balestrucci e le rondini, anche se le grondaie con i coppi consentirebbero loro di attaccarvi i nidi di fango. Fanno notare gli esperti della LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, che il numero di rondini e rondoni è molto diminuito in questi ultimi anni in Italia e si ritiene che ciò sia dovuto principalmente all’inquinamento ambientale. Ma c’entra forse anche il cambiamento della tipologia abitativa nelle nostre città e nei nostri paesi: case senza gronde sotto di cui i balestrucci possano attaccare i loro nidi di fango; palazzi senza coppi sui tetti dove i rondoni possano deporre le uova. Fendono l’aria come dei boomerang, i rondoni. Vanno e vengono. |
- Scritto da Angelo Siciliano
IL PIACERE DEL VINO SECONDO GIACOMO LEOPARDI
In alcune riflessioni de Lo zibaldone
Lo zibaldone di pensièri, composto da Giacomo Leopardi (Recanati 1798-Napoli 1837) tra il 1817 e il 1832, pubblicato la prima volta nel 1898-1900, da una commissione governativa presieduta da Giosuè Carducci, e una seconda volta da Francesco Flora nel 1937-1938, assomma l’officina segreta dell’autore. E che officina! Contiene appunti, abbozzi, ricordi, osservazioni critiche, riflessioni psicologiche, morali e filosofiche che il grande recanatese andò annotando sistematicamente con uno spirito diaristico-documentario e in cui si definisce compiutamente la sua poetica, unitamente alla concezione del mondo e della vita. Ma è anche un’opera di altissima prosa, autonoma rispetto all’opera poetica, accostabile alle sue Operette morali e alle Lettere nonché alla migliore prosa della letteratura italiana.
- Scritto da Angelo Siciliano
In Campania permane l’annoso problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Il problema annoso dei rifiuti campani.
In Campania il problema dei rifiuti perdura da almeno un decennio e ricorrentemente sale alla ribalta della cronaca locale e nazionale, anche per le implicazioni e le complicazioni d’ordine pubblico che va ad innescare. È sotto gli occhi di tutti che la politica ha difettato di una visione lungimirante, dimostrando finora incapacità e impotenza a risolvere questo problema. L’ecomafia avrebbe adoperato ex cave e siti non autorizzati per lo smaltimento abusivo dei rifiuti tossici, di cui si è persa traccia. Insomma la raccolta dei rifiuti è un business molto appetibile e su di esso l’ecomafia è riuscita a mettere le mani, con danni molto gravi per l’ambiente e il rischio serio d’inquinamento delle falde acquifere.
- Scritto da Angelo Siciliano
Da piacevole compagno a fatto di storia e cultura
Il vino ha accompagnato da sempre la vita dell’uomo e, in un certo senso, ne ha scandito la storia. Certo, deve essere stato un evento sensazionale scoprire che dell’uva era meglio berne il succo, anziché mangiarne i chicchi. E la scoperta molto probabilmente fu casuale. Ma ci sono voluti dei millenni, perché si arrivasse al vino, prodotto raffinato nelle tante varietà, così come noi possiamo oggi apprezzarlo e degustarlo. I reperti archeologici più antichi, attinenti al vino, datano 6000-5000 anni a. C. e sono stati riscontrati nelle zone caucasiche: Georgia, Armenia e Iran. Esiste una cultura del vino che è cresciuta nei secoli, con l’evolversi della civiltà umana e contadina. È sicuramente partita dal Mediterraneo, da cui il mito di Bacco, dio del vino, che si è diffuso in altre aree geografiche, prima di tutto presso i Romani, che hanno lasciato tante testimonianze archeologiche in merito. Nella Pompei archeologica, visitando gli scavi, è possibile visionare i luoghi di mescita delle bevande, compreso il vino.
- Scritto da Angelo Siciliano
Giancarla Pinaffo vince
il Premio "Città di Ischitella-Pietro Giannone" 2005
La torinese Giancarla Pinaffo, con una raccolta di poesie in dialetto francoprovenzale, è la vincitrice del Premio di poesia in dialetto “Città di Ischitella-Pietro Giannone” 2005. Secondo classificato Franco Fresi con una silloge in sardo-gallurese, terzi ex-aequo il trevigiano Fabio Franzin e il riminese Francesco Gabellini.
La giuria formata da Franzo Grande Stevens (presidente onorario), Dante Della Terza (presidente), Achille Serrao, Rino Caputo, Giuseppe G. Castorina, Franco Trequadrini, Cosma Siani e Vincenzo Luciani ha segnalato anche le sillogi di Ettore Baraldi (dialetto fossolese – MO) e del romano Enrico Meloni. La premiazione si terrà il 3 luglio ad Ischitella (FG) a conclusione di una tre giorni poetica che inizierà il 1° luglio con la presentazione del libro “Il pane e la rosa.
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