- Scritto da Angelo Siciliano
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- Scritto da Angelo Siciliano
Sul Croz dell’Altissimo.
Si parte in auto da Trento, alle sette e trenta di giovedì, 28 luglio 2005, diretti a Molveno, graziosa cittadina sul lago omonimo a nord della Paganella. Da lì ci avvieremo alla meta, che stavolta è il Croz dell’Altissimo, alto 2.339 metri, quasi nel cuore del Brenta.Questi sono luoghi che qualche montecalvese potrebbe aver conosciuto in passato direttamente o per sentito dire, essendo venuto qualche volta ad Andalo, a sciare sulle piste della Paganella, la montagna che si frappone tra il Brenta e Trento.C’è un sole caldo sulla città che pare di essere al Sud. Il fresco si spera di trovarlo in altura. Oggi i miei due cagnetti restano a casa. Non sono in castigo. Nei giorni passati si sono beccati due scaldate, prima in Val de l’Om, sotto il Castello dei Camosci, sempre nel Brenta, poi sul Becco di Filadonna, nella catena della Vigolana, propaggine del Lagorai. Pure stamattina è il mio
- Scritto da Angelo Siciliano
La sera del 20 maggio 2010, nello Spazio Trento di Palazzo Firmian, sede della Banca UniCredit a Trento ed ex sede della Cassa di Risparmio (Caritro), si è tenuto, nell’ambito degli “Eventi arte cultura incontri” che questa banca va programmando, un vero e proprio spettacolo “TRENTO E VERONA - Emozioni dal territorio - Poesia dialettale & Vino”, in cui la lettura di poesie in dialetto trentino e poesie in dialetto veronese, inframmezzata dall’esecuzione di alcuni canti popolari, è stata abbinata alla degustazione di alcuni vini tipici dei territori delle due province. A fare gli onori di casa era il Presidente della banca, Romano Artoni, che riferiva ai presenti che affollavano la sala, che la proposta era partita un anno fa da Bruno Castelletti, avvocato veronese ma anche poeta, nonché collaboratore della banca. Poi si era venuto definendo il progetto: Elio Fox avrebbe curato la parte riguardante la poesia dialettale trentina e scelto tre poeti di propria competenza; Bruno Castelletti si sarebbe occupato della poesia dialettale veronese scegliendo a sua volta due poeti, facendo lui stesso parte del terzetto di propria competenza
- Scritto da Angelo Siciliano
La Confraternita della Vite e del Vino di Trento promuove la conoscenza e la cultura del vino, attraverso l’organizzazione di convegni, simposi e conferenze, occasioni gastronomiche per l’abbinamento dei vini alle pietanze, tiene i contatti con altre confraternite e con le manifestazioni e le mostre dei vini a livello locale, nazionale e internazionale, calendarizza visite alle cantine che operano sul territorio provinciale o in altre regioni. Di norma queste uscite hanno un abbinamento culturale, come visite a chiese, palazzi, castelli, musei, mostre d’arte e luoghi storicamente rilevanti. Quindi, essa è interessata alla cultura e soprattutto a quel che caratterizza, anima o agita la “galassia” vino. Ad Angelo Rossi, da anni componente capitolare della Confraternita, ma anche noto operatore attivo per una vita nel settore del vino, di cui ben conosce questioni e problematiche, poniamo alcune domande.
La Confraternita, fondata nel 1958, ha festeggiato nel 2008 i suoi primi 50 anni di vita. Il mondo agricolo degli anni Cinquanta, quando il vino era solo un alimento, è un pallido ricordo. Il vino negli anni è diventato un bene di consumo raffinato e, talvolta, per certi suoi prezzi, pare un genere di lusso. Che contributo può dare la Confraternita all’attuale mondo enologico?
Leggi tutto: La Confraternita della Vite e del Vino di Trento : Angelo Rossi
- Questionario generale per i dialetti centro-meridionali (prof. ssa Paola Benincà, Università di Padova)
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- Camillo Sbarbaro (Santa Margherita Ligure, 1888 – Savona, 1967): un poeta che imparai a conoscere tardi.
- Parco naturale Adamello sul Brenta