- Scritto da Angelo Siciliano
RIFIUTI IN CAMPANIA
La munnézz ha bisogno di una rinnovata filosofia di vitae del soccorso dell’arte e della cultura, perché diventi una risorsaNapoli si ricordi d’essere stata capitale d’un regno per non rimanere ancora a lungo capitale della Campania munnizzàru d’Italia e d’Europa e la sua storia non diventi munnézz, perché dal suo porto non partano navi di munnézz e dalla sua stazione treni di munnézz, ma container di prodotti tipici non inquinati e messaggi positivi e rassicuranti per la gente, perché i rapporti tra le persone e le Istituzioni non siano munnézz, perché la politica non sia munnézz, perché masochisticamente non si debba invocare l’aiuto del Vesuvio per smaltire la sua munnézz.
Forse è un’utopia ciò che va
- Scritto da Angelo Siciliano
A CERTI POLITICI PER LA LORO POLITICA
Nei giorni in cui è caduto il secondo governo Prodi si è assistito alle dimissioni sofferte e tardive di Cuffaro governatore della Sicilia, dopo una sentenza di condanna a 5 anni e all’interdizione dai pubblici uffici, all’arresto di alcuni politici della Campania e a quello della “borghesia ‘'ndranghetista” e di qualche politico in Calabria per l’assassinio del vicepresidente della regione Calabria Fortugno. * Una o più poesie non possono nulla contro l’incuria, la sottovalutazione dei problemi della gente da parte dei politici, i privilegi, i soprusi, le mafie, la malapolitica collusa per tutte le stagioni. Scrivere una poesia non è un gesto di coraggio e il fatto in sé è appena meglio del silenzio o di una segreta illusione. Insomma, poco più di niente.
- Scritto da Angelo Siciliano
Le Carrette del mare degli immigrati clandestini a Crotone
Alcune carrette del mare, utilizzate dagli immigrati clandestini per arrivare in Italia, sono state poste sotto sequestro dalla Guardia Costiera e ancorate nel porto di Crotone. Sono dei barconi da pesca, vecchi e malridotti, comprati per quattro soldi da scafisti senza scrupoli, che hanno trasportato dei disperati di varie nazionalità dalle coste africane alla costa ionica calabrese. Hanno pagato un prezzo salato questi disperati – pare che non vi siano stati morti lungo il tragitto – e ora sono ospiti del Centro di Accoglienza S. Anna di Isola Capo Rizzuto (KR), in attesa che la loro situazione trovi una qualche soluzione. Si tratta di persone che fuggono dalla guerra, dalle persecuzioni politiche ed etniche, dal non sviluppo, dalla mancanza di prospettive, dalla fame e dalla sete. Lo stato attuale delle
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- Scritto da Angelo Siciliano
La morte di Antonio Smorto a Castel D'azzano (VR)
Fu un antifascista della prima ora. Internato prima in Francia con Luigi Longo e Leo Valiani, venne poi confinato a Montecalvo Irpino nel 1943.Lunedì, 23 aprile 2007, sono stati celebrati a Castel D’Azzano (VR), i funerali di Antonio Smorto. Aveva 98 anni. Aveva attraversato quasi tutto il Novecento e, grazie a una tempra formidabile, aveva superato tante durezze della vita e in ultimo, negli anni Novanta, la perdita della moglie, la montecalvese Vincenzina La Vigna. Ma è rimasto lucido sino alla fine, sopraggiunta improvvisamente a causa di un ictus. Calabrese d’origine, la sua famiglia era emigrata tutta a Tolone in Francia, per motivi di lavoro, con lui ancora ragazzo. Avendo aderito al comunismo, nel 1941 fu internato come antifascista, nel campo di concentramento di Ÿernet d’Ariege sotto i Pirenei, su ordine della polizia fascista italiana, la famigerata OVRA.
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- Scritto da Angelo Siciliano
LA LIRA ITALIANA
Storia della moneta del vecchio conio sostituita dall’euro il 1° gennaio 2002
Origine della lira
L’etimo lira ha un’origine duplice e con significati distinti. Dal greco antico la lýra è uno strumento musicale a corde, con una cassa armonica, a/di guscio di testuggine, e due bracci fissati ad essa e collegati da una traversa. Dal latino la libra, bilancia, è il nome di un’unità monetaria variabile a seconda delle epoche e dei paesi che l’hanno adottata: lira italiana, turca, egiziana e sterlina inglese.
La lira, in francese livre, era stata introdotta da Carlo Magno nel IX sec. e il sistema monetario carolingio si basava sulla libbra ponderale d’argento. Essa rimase in uso come moneta di conto per tutto il Medioevo e, solo a partire dalla seconda metà del XV sec., divenne una moneta vera e propria, ma con valori differenti secondo l’epoca e il luogo.